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Dave Landry

«Studiate i grafici storici. Andate in cerca di trend … Studiate quel che ha funzionato e, cosa ancor più importante, quel che non ha funzionato. Valutate moltissimi  grafici giornalmente. Dapprima potrà sembrarvi una gran mole di lavoro. Tuttavia, con il tempo, diverrete sempre più abili, fino a sviluppare un grande intuito per i probabili futuri sviluppi del mercato. Iniziate con il trading virtuale. Dando per scontato che vi applichiate nello studio, voglio scommettere che diventerete presto degli abili “paper trader”, ovvero trader virtuali, sulla carta. Come ho più volte affermato, devo ancora incontrarlo un trader che sulla carta non abbia avuto successo. Quindi iniziate con il trading reale. Iniziate con posizioni talmente piccole da essere insignificanti. È molto più facile fare la cosa giusta quando non ci si sta giocando la rata del mutuo. Una volta che siete passati dal paper trading di successo ai soldi veri, incrementate a poco a poco la vostra dimensione. Un approccio semplice al mercato può funzionare abbastanza bene, ma non ho mai detto che sia facile. Sapere quel che andrebbe fatto non è difficile, ma lo è la sua attuazione. Dovete riuscire a dare esecuzione al vostro piano tenendo sotto controllo le vostre emozioni. Non potete controllare il mercato. La sola cosa che potete controllare siete voi stessi».

                                                                                                                                Dave Landry

Richard Dennis e le “tartarughe”

Tutto è nato da un esperimento. Agli inizi degli anni 80, Richard Dennis era già conosciuto come uno dei migliori traders sulle materie prime in circolazione. Dennis discuteva spesso con il suo socio William Eckhardt (altra leggenda) sul successo del trader in generale. Quando Eckhardt diceva a Dennis ” tu hai un talento innato per il trading, nessuno potrebbe replicare i tuoi guadagni”, Dennis rispondeva che non era d’accordo, e che chiunque poteva imparare a fare trading con l’approccio giusto.
Dennis era così convinto della sua idea che decise di metterla alla prova,  arruolando alcuni aspiranti traders e insegnando loro a fare trading per due settimane, mettendoci propri capitali.
Il nome “tartarughe” uscì fuori dal fatto che Dennis aveva da poco visitato un allevamento di tartarughe in estremo oriente , e pensò che nello stesso modo avrebbe potuto far crescere dei traders, velocemente e con successo. Dennis disse: “Alleveremo traders come a Singapore allevano tartarughe”
Per trovare gli allievi, Dennis pubblicò un inserzione  sul Wall Street Journal, cercando persone non necessariamente esperte di mercati finanziari, ai quali dopo un training intensivo, affidare in gestione un milione di dollari, per valutarne i risultati. Circa mille candidati risposero. Tra questi ne vennero selezionati una dozzina. I candidati avevano esperienze professionali formazioni culturali ed esperienze professionali le più disparate; solo pochi avevano precedenti esperienze di trading. Tra loro c’erano: un ricercatore di linguistica dell’Università di Chicago, un campione di scacchi del Massachusetts, un manager, un giocatore d’azzardo professionista. Un solo tratto era loro comune: erano tutti estremamente intelligenti, dotati di notevoli doti matematiche ed analitiche ed avevano un grande interesse per  il calcolo delle probabilità.

  Le Regole del Sistema

Richard Dennis era un trend follower, quindi la regola principale era “trend is your friend”, il trend è tuo amico. Il sistema doveva essere basato su regole semplici in grado di cavalcare un trend già avviato. Vigeva inoltre un rigido sistema di stop loss, nei casi in cui il trend mostrasse di voler cambiare direzione.

Dennis insegno’ loro che il  segreto per vincere sui mercati finanziari non e’ la costruzione di teorie o sistemi particolarmente sofisticati , ma la disciplina, la capacita’ di attenersi alle regole di trading che ci si e’ dati senza farsi influenzare dal mercato, vale a dire senza  cadere in preda al panico o all’euforia.

Il sistema funziono’: le tartarughe guadagnarono milioni di dollari.

(tratto, con adattamenti,  da INVESTIRE, novembre 2007)

Charles Henry Dow (1851/1902)

Oltre a fondare il Wall Street Journal,  inventò anche l’ indice Dow Jones della borsa americana , che rimane a tuttoggi l’indice piu’ conosciuto. I suoi studi  sui movimenti del mercato lo portarono a individuare  tutta una serie di principi per interpretarne il comportamento (Teoria di Dow) che costituiscono ancora oggi i fondamenti dell’analisi tecnica.

Cenni biografici

Nato a Genova nel 1959.  Laurea in Economia e Commercio. Specializzazione in consulenza di direzione  aziendale. Ho avuto molteplici esperienze nell’ambito della  ricerca socioeconomica, della consulenza organizzativa, della  formazione. Attualmente lavoro, a tempo parziale, presso il  Comune di Genova, nell ‘ area del personale. Da diversi anni  si e’ intensificato il mio interesse per i mercati finanziari, in particolare l’andamento storico delle borse e l’analisi tecnica degli indici e delle azioni; sono sostanzialmente un autodidatta, per  quanto abbia partecipato a qualche intervento formativo; piu’ recentemente ho iniziato ad effettuare approfondimenti personali, in particolare  uno studio sull’andamento nel lungo termine di diverse tipologie di investimento mobiliare e immobiliare, presentato ad alcuni amici presso l’Ente di formazione Universitas Genuensis (31 ottobre 2008,) nonche’  ricerche sui trading system, ovvero quei sistemi di compravendita automatizzata che tendono a eliminare la componente emozionale del trading.

Attualmente mi interesso dell’ utilizzo del benchmark nella gestione degli investimenti.

Presentazione

Mi chiamo Massimo Repetto.

Questo sito nasce dalla mia passione per i mercati finanziari e la gestione dei risparmi.

Passione che non e’ mai sfociata in un’attivita’ professionale vera e propria.

Non sono  un consulente finanziario, e nemmeno un promotore; solo un appassionato dilettante.

Un dilettante [1] che da molti anni segue l’economia e i mercati finanziari  per gestire al meglio i propri risparmi.

Ho fatto  un lungo viaggio, costellato di avvenimenti, incontri,  momenti di riflessione… Ho portato con me un taccuino, sul quale ho trascritto tutto cio’ che mi pareva interessante…

Spero che questi “appunti di viaggio” possano esservi utili !

 

 

[1] Charlie Chaplin in Limelight (Luci della ribalta):  “That´s what all we are. Amateurs. We don´t live long enough to be anything else.”

Mi piace il riferimento alla complessita’: non viviamo  abbastanza per diventare professionisti. Apprezzo  anche la derivazione etimologica da “amare”, che richiama la passione.

Struttura del sito

Ho suddiviso i materiali raccolti in due macrocategorie: le questioni piu’ generali alla voce metodologia, i contenuti legati ai singoli strumenti finanziari in operativita’. Nelle Lettere a Plus (che ho inserito alla voce operativita’ ) alcune considerazioni che costituiscono un po’ una sintesi del mio approccio ai mercati.

Nella sezione  ” il punto della situazione”   fornisco una periodica  valutazione  del mercato azionario (italiano nel 2014 , europeo dal 2015), utilizzando un semplice trading system

Percorsi di lettura

Per chi si avvicina alla materia consiglierei di cominciare con le “considerazioni generali sulla gestione dei risparmi” ,  della categoria metodologia,  per poi passare ai “fondi comuni” e alle “obbligazioni bancarie” ,  in operativita’.   A seguire gli altri articoli di quest ultima categoria.

Per chi e’ piu’ interessato alla “filosofia dell’ investimento”,  propongo  tutta la parte metodologica, che si presta peraltro a una lettura  “a  piu’   livelli”.

Gli aspetti  psicologici, di importanza fondamentale, sono tratteggiati in “psicologia e investimenti”, nella categoria  metodologia.

I termini contenuti nel glossario dovrebbero aiutare il percorso di lettura.

Per considerazioni e  commenti potete scrivermi a info@risparmieinvestimenti.it